Saggi
Abstract
Si rintraccia la genesi del concetto di opera letteraria e artistica come struttura nel pensiero russo del primo Novecento, con attenzione privilegiata ai Formalisti dei quali si evidenziano molteplici letture filosofiche. Ci si sofferma in particolare sulla fortunata traduzione russa (1911) di Philosophie der Kunst del filosofo tedesco Broder Christiansen, scritto fondamentale per larga parte dell’estetica, della teoria della dell’arte e della letteratura russe del periodo. Di questo saggio si mette a fuoco la nozione di dominante, la quale otterrà ampia diffusione grazie soprattutto a Roman Jakobson. Del pensiero del grande linguista emerge la forte matrice teleologica, che pervade del resto l’idea di opera come intero propria di molti Formalisti. Si conclude con qualche rapido accenno all’immagine del dispositivo, oggetto di recenti discussioni in ambito francese.
Keywords
Formalismo russo, Broder Christiansen, dominante, struttura, teleologia
Full Text
PDFIdentificatori
- DOI: 10.13130/2037-2426/586
- NBN: urn:nbn:it:unimi-6364
Refback
- Non ci sono refbacks, per ora.
Except where otherwise noted, the content of this site is licensed under a Creative Commons Attribution 3.0 Unported License.
Logo by Mauro Sullam